Roberto, dopo solo tre ore di public speaking coaching sull’elevator pitch, ha vinto il premio migliore presentazione!
La storia di Roberto
Roberto Gambacorti, 47 anni, da anni vende impianti di antifurto presso il Gruppo Wama di Alessandria. È orgoglioso del suo prodotto e convinto che sia la soluzione migliore per mettere case e aziende davvero al sicuro dai ladri.
Con curiosità, Roberto, da qualche mese, si affacciato al mondo del networking. Si è iscritto in BNI, Business Network International: la più grande associazione a livello mondiale per lo scambio di referenze attraverso un programma di passaparola strutturato.
In BNI i professionisti sono chiamati a presentarsi in soli 60 secondi (il timer scandisce inesorabilmente il tempo!) con il cosiddetto elevator pitch.
Un momento…cos’è un elevator pitch?
L’elevator pitch è un format di auto-presentazione sempre più di moda al giorno d’oggi. Negli incontri di networking, nei colloqui di lavoro, negli appuntamenti con potenziali clienti e partner, ahimè, non abbiamo tutto il tempo del mondo per trasmettere il nostro valore. Se ci vengono concessi 60 secondi già possiamo ritenerci fortunati!
Ma…come si fa a dire in una manciata di secondi tutto quello che siamo, che possiamo fare e che potremmo fare? Certo questa è una grande sfida e negli anni a venire, in un mercato dove la concorrenza sarà sempre più spietata, sarà sempre più importante distinguersi anche grazie alle proprie abilità oratorie.
Torniamo a Roberto e alla sua storia…
A Roberto il momento dell’elevator pitch creava non poco disagio. “Come posso dire tutto quello che ho in testa in soli 60 secondi?” e ancora “In alcuni incontri di networking siamo così tanti che ci vengono concessi 30 o 40 secondi a testa per presentarci…aiuto, come faccio?!”
Nelle prime settimane Roberto ha provato a prepararsi da solo i suoi elevator pitch. Il risultato?
Andava sempre fuori tempo, si agitava e si accorgeva di non riuscire mai a reggere lo sguardo del pubblico e di essere poco efficace nel trasmettere il valore dei suoi impianti di antifurto.
Così si è rivolto a me, dicendomi “Chiara, ho decisamente bisogno del tuo aiuto.”
Mi sono offerta di andare da lui, ma lui ha preferito lavorare via Skype. Così abbiamo iniziato con tre ore di public speaking coaching via Skype. Ma lasciamo la parola a Roberto, così che sia lui stesso a raccontare la sua esperienza con le sue parole e le sue sensazioni.
Ho chiesto a Roberto una testimonianza…eccola qui!
Roberto, cosa ti ha portato a decidere di rivolgerti a un coach di public speaking?
La voglia di perfezionarmi e di imparare nuove tecniche di comunicazione. In particolare le tecniche per costruire i miei elevator pitch per gli incontri di business networking.
Qual è la differenza tra preparare una presentazione da solo e farsi aiutare da un coach di public speaking?
Improvvisare una presentazione è molto pericoloso. Si rischia di fare confusione. Con Chiara si studia uno schema e su questo si costruiscono vari elevator pitch. Da solo, senza una tecnica, è impensabile raggiungere certi risultati e farsi ricordare.
C’è qualcosa del public speaking che assolutamente non sapevi e che hai piacevolmente scoperto grazie a Chiara?
Anche qui esiste una tecnica. In questo Chiara è stata bravissima. Grazie all’acquisizione di un metodo per presentarmi, ora mi sento più sicuro e tranquillo. Non ho più l’ansia legata al cosa dire di me in pochi secondi, ma ho capito cosa dire e come dirlo (quali leve toccare) per non dire tutto e al contempo incuriosire la mia audience. Ho scoperto anche quanto è bello presentarsi in un modo originale, non scontato, che colpisce e consente di essere ricordati.
Quali risultati hai raggiunto grazie al supporto di Chiara?
Ora sono molto più tranquillo quando sono a chiamato a fare i miei elevator pitch di 60, 40 e 30 secondi. Al termine degli incontri di networking ricevo molte referenze e diverse richieste di incontri d’approfondimento individuali.
Qual è la caratteristica di Chiara che hai apprezzato di più?
La disponibilità, la simpatia e la semplicità nello spiegare come procedere passo per passo nella creazione dei miei elevator pitch.
Perché consiglieresti Chiara ad altri professionisti o manager?
Non si finisce mai di imparare! Ci sono molti aspetti che nel presentarsi in 60 secondi si sottovalutano e, invece, sono molto importanti. Chiara, con passione ed empatia, aiuta a migliorarsi acquisendo un metodo.
E la storia di Roberto non finisce qui…
La sorpresa più grande per me è arrivata due settimane fa quando, mentre ero a Tokyo in vacanza, Roberto mi ha mandato il messaggio Whattsapp che trovi all’inizio di questo articolo. Il messaggio in cui mi diceva di aver vinto il premio migliore presentazione in BNI!
Tornata in Italia, Roberto mi ha chiamata e mi ha detto “Chiara, a febbraio terrò in BNI la mia presentazione di 8 minuti, la prepariamo insieme? Non voglio fermarmi qui…ho voglia di continuare a migliorarmi!”
Vuoi migliorare il tuo Public Speaking e il tuo Video Public Speaking?
A prestissimo!
Chiara
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