Ci siamo, hai tenuto l’ennesimo discorso in pubblico e anche questa volta sei deluso. Senti che avresti potuto fare meglio. Non sei sicuro che il tuo messaggio sia davvero arrivato, temi di aver annoiato e di essere passato inosservato.
Tranquillo, è una sensazione alquanto diffusa. La riscontro in tantissimi dei miei clienti.
In questo articolo voglio darti cinque preziosi suggerimenti pratici per aiutarti a comunicare in modo professionale (e dunque certamente più efficace) in pubblico. Non importa quale sia il settore in cui lavori. Queste tecniche sono valide per tutti!
Cinque Suggerimenti per Parlare in Pubblico in modo Professionale
Suggerimento 1: mostra le tue vulnerabilità, senza paura
Inserisci nei tuoi discorsi delle brevi storie, dei piccoli aneddoti nei quali condividi col tuo pubblico dei dettagli che ti rendano più umano.
Non sto dicendo che devi diventare un cantastorie, un attore o un commediante. Sto semplicemente riportandoti con parole mie il pensiero di Craig Valentine, Campione Mondiale di Public Speaking 1999. Craig dice: “Il modo più rapido per connetterti col pubblico è mostrare le tue vulnerabilità, i tuoi fallimenti e le tue debolezze.”
Così facendo, non solo alleggerirai i tuoi discorsi, rendendoli meno “accademici” e più “umani”, ma al contempo ti avvicinerai al tuo pubblico. Proprio così: favorirai la connessione tra te e i tuoi spettatori. Le persone smetteranno di pensare “Eh, per lui è tutto più semplice perché lui è…” e inizieranno a pensare “Beh, se anche lui ha avuto delle difficoltà e le ha superate…posso farcela anche io!”
Detto in altre parole ancora, come speaker dobbiamo sempre ricordarci di scendere dal piedistallo. Non siamo sul palco per elogiare noi stessi. Siamo sul palco per mettere sul piedistallo un metodo che funziona, che ci ha aiutati e che può aiutare persone umane come noi a risolvere un loro problema.
Ricorda: ogni volta che porti te stesso in alto, fai sentire l’audience più in basso.
Nei miei corsi di Public Speaking e nel mio libro “Video Public Speaking”, io stessa racconto sempre al pubblico di quante paranoie ho dovuto superare e affrontare prima di decidermi a iniziare a fare video.
Non stato semplice neppure per me, sebbene avessi molta esperienza nel Public Speaking dal vivo. Quando spiego come ho superato le mie paranoie e mi sono presa l’impegno di fare video, faccio leva sulla qualità delle strategie e delle tecniche che ho utilizzato. Le stesse che mi stanno consentendo di fare video con costanza da anni e che stanno portando risultati considerevoli ai miei clienti.
Suggerimento 2: connettiti innanzitutto con te stesso e poi col pubblico, attraverso un’apertura irresistibile
“Connettiti con te stesso” significa connetterti al tuo perché più profondo: perché fai il tuo lavoro? Cos’hai di importante da comunicare? Connetterti a te stesso significa anche capire che non sali su un palco per essere perfetto, bensì per comunicare qualcosa di importante al tuo pubblico. Parlare in pubblico non significa esibirsi, bensì DONARSI.
Connettiti al pubblico attraverso un’apertura non scontata, che catturi immediatamente l’attenzione. Potresti iniziare, ad esempio, con una storia, oppure leggendo una lettera, oppure ancora con una delle parole più magiche nel Public Speaking “Immaginate…” oppure leggendo una lettera o un messaggio.
Non iniziare come fanno tutti, col classico “Buongiorno, sono felice di essere qui”. Esci dalla zona di comfort e cattura sin da subito l’attenzione del tuo pubblico con qualcosa di totalmente inaspettato. Hai sempre tempo dopo, tra l’apertura del tuo speech e l’inizio del corpo dello stesso, per dare il benvenuto al pubblico e, se necessario, presentarti.
Nel mio nuovissimo libro “Public Speaking Heroes. Storie vere su come fare business parlando in pubblico e in video. Anche se lo detesti”, troverai esempi di discorsi che ho costruito insieme ai miei migliori clienti. Ordina ora la tua copia gratuita!
Suggerimento 3: fai le pause
Il silenzio è una delle parole più importanti nel Public Speaking e può avere diverse funzionalità.
Esistono infatti diversi tipi di pause.
La pausa iniziale: è che dovresti fare prima di proferire parola quando sali sul palco. Questa pausa, accompagnata dal sorriso e da un contatto visivo panoramico, ti serve per catturare magneticamente l’attenzione del pubblico. Quando ti prendi tre secondi di pausa prima di parlare, inevitabilmente comunichi sicurezza, carisma e autorevolezza. Non fai come il 99% degli speaker che ha fretta di iniziare, non si accerta che il pubblico sia attento e comunica così “nervosismo” e “voglia di iniziare subito per finire il prima possibile”.
La pausa riflessiva: è la pausa che serve per dare alla tua audience il tempo per riflettere su quello che hai detto. Può durare dai tre ai sette secondi. Questa pausa è particolarmente utile, ad esempio, dopo una domanda o una citazione.
La pausa umoristica: è la pausa che devi fare per far scattare la risata, prima della cosiddetta punchline (=la frase comica inaspettata che coglie il pubblico di sorpresa e lo fa ridere). Trovi diversi esempi di questo tipo di pausa nel discorso col quale mi sono classificata seconda nel 2019 ai Campionati Europei di Public Speaking in lingua tedesca.
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Suggerimento 4: non imparare a memoria il tuo discorso, interiorizzalo
Tanti clienti mi chiedono: “Chiara, il discorso che abbiamo preparato insieme devo impararlo a memoria?”
La mia risposta è sempre NO, un discorso non si impara a memoria. Quando lo impari a memoria, rischi di risultare finto. Il pubblico percepisce che stai pensando a quello che devi dire, che sei concentrato sulle parole da dire e non su di lui.
Quello che devi fare non è imparare a memoria, bensì interiorizzare il tuo discorso. Leggilo più e più volte, vivilo mentre lo rileggi e lo ripeti. Puoi anche mettere sul pavimento dei post-it con scritto sopra di essi la parola chiave del concetto che devi esprimere e ripetere così il discorso finché non ti senti davvero spontaneo. Le uniche parti del discorso che ti consiglio di memorizzare sono l’apertura e la conclusione.
Suggerimento 5: filtra bene i feedback che ricevi
Chiunque è in grado di dirti se la tua voce si è sentita bene, se ti ha capito e se lo hai emozionato.
Ma: soltanto un professionista del Public Speaking può darti feedback davvero qualificati. Quei feedback che ti faranno davvero distinguere sul palco e ricordare nel tempo. Quei feedback grazie ai quali smetterai di parlare in pubblico in modo amatoriale, spesso copiando gli errori degli altri, iniziando a capire cosa significa parlare in pubblico in modo professionale.
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