Aggiornato al: 1 Luglio, 2024

Public Speaking: come e perché devi diventare un PRO… anche tu!

Molti professionisti che ricoprono ruoli strategici in ambito aziendale, come imprenditori di aziende a conduzione familiare, fondatori di start-up di successo, manager di spicco o consulenti affermati, pur essendo molto competenti nel loro settore, sono piuttosto restii a parlare in pubblico.

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I momenti per parlare in pubblico non mancano di certo. Sfruttali!

Se sei un imprenditore, un manager o un consulente, tra meeting, convention, riunioni, sessioni di brainstorming, incontri con i partner, le occasioni per parlare in pubblico non mancano di sicuro. E saperlo fare può aprirti nuove prospettive a livello lavorativo. Pertanto tutti questi momenti li devi sfruttare al massimo, allenandoti a migliorare sempre di più.

Lo so, potresti sentirti non proprio un animale da palcoscenico, al punto che il più delle volte in queste occasioni, provi imbarazzo e desiderio di evitarle. Tuttavia, nell’era della comunicazione, il public speaking ricopre un’importanza troppo strategica: saper catturare l’attenzione della platea che hai davanti è un asset essenziale per conseguire determinati traguardi a livello aziendale e nella sfera personale. In molti credono che saper parlare in pubblico è qualcosa di innato. Ma non è affatto così. 

Quella del public speaking è un’arte che può essere appresa e migliorata, prestando attenzione a tutta una serie di accorgimenti, tecnici ed emotivi. Basti pensare che alcuni campioni mondiali del settore da piccoli soffrivano di disturbi del linguaggio.

Ma facciamo un passo indietro: cosa significa imparare a parlare in pubblico?

Imparare a parlare in pubblico, sostanzialmente, vuol dire riuscire a mettere in pratica una strategia vincente, volta a comunicare un messaggio di fondo. Quest’ultimo deve rimanere ben impresso nella mente dell’ascoltatore. E ciò è possibile solo ed esclusivamente se sarai in grado di comunicare i tuoi contenuti al meglio, ossia in modalità chiara, diretta, incisiva e sintetica.

Nel momento in cui parli in pubblico, hai dinnanzi a te un obiettivo da raggiungere. Spesso nel business l’obiettivo è di carattere persuasivo: l’efficacia del tuo speech / del tuo intervento si misura con la tua capacità di convincere la tua platea che ciò che stai dicendo è corretto. E per raggiungere questo obiettivo, devi tenere ben presente che la qualità dei contenuti, per quanto si riveli utile, non è tutto. Il “come” lo dici conta altrettanto (se non alcune volte ancora di più) di “cosa” dici. Tanti professionisti sono molto competenti nel loro settore, ma non sempre riescono a catturare l’attenzione della platea quando comunicano in pubblico. Quante volte, magari in un meeting, magari in un seminario, dando un’occhiata ai presenti, ti è capitato anche a te di scorgere qualche sguardo un po’ affaticato o qualche sbadiglio di troppo? Questo accade quando, pur avendo espresso un punto di vista degno di note, non hai dato abbastanza importanza al “come” l’hai esposto. La voce, le pause nel discorso, il ritmo, la gestualità, la capacità di creare interazione col pubblico sono infatti fattori che contano molto più di quanto si possa credere nell’immaginario collettivo. Così come il contatto visivo: lo sguardo viene considerato dagli esperti di public speaking come una delle armi persuasive più potenti in assoluto, perché ha un forte potere di coinvolgimento degli ascoltatori ed è in grado di trasmettere al meglio le emozioni e le intenzioni.

 

La conoscenza approfondita del tuo pubblico di riferimento come requisito fondamentale per il successo nel Public Speaking

Per avere successo nel Public Speaking, la conoscenza del tuo pubblico di riferimento è determinante: devi sempre sapere con chi hai a che fare per poterti relazionare al meglio. In caso contrario, infatti, le cose saranno molto più complesse. A fronte del maggior numero di informazioni che avrai sulla tua audience, tante più chance avrai di rapportartici al meglio.

Dunque, prima di qualsiasi evento, online o dal vivo, chiediti:

  • chi avrò davanti a me? Un pubblico omogeneo oppure eterogeneo?
  • quali sono le paure e le convinzioni limitanti del mio pubblico?
  • quali sono i bisogni e i desideri?

 

 

Come e perché devi imparare a dominare l’ansia

L’ostacolo principale che alcuni professionisti nel mondo del business dichiarano di avere quando c’è da parlare in pubblico è il non essere in grado di dominare l’ansia. Il problema non va sottovalutato, perché vorrebbe dire con tutta probabilità non riuscire a fare carriera e a precludersi una miriade di opportunità di crescita. Se ti riconosci in questa posizione e sei in imbarazzo nell’esporti o nel parlare in pubblico, imparare a dominare l’ansia è imprescindibile. Tanto più quando l’ansia si manifesta sotto forma di rossore, affanno, sudore e stress, prima e durante l’intervento in pubblico.

In primis, ti consiglio di capire qual è l’origine della tua ansia. Essa potrebbe derivare dalla paura del giudizio da parte della platea, dalla paura di dimenticarsi quello che devi dire, dalla paura di dover rispondere a domande inaspettate, dalla paura che accada un imprevisto tecnico… Una volta identificata l’origine della tua ansia, provvedi a fare qualcosa per superarla.

Tecniche di stampo motivazionale come il classico “Credici e pensa positivo” possono aiutarti, ma non bastano. La preparazione unita all’allenamento costante sono un must imprescindibile.

Insieme alla consapevolezza che, davanti al tuo pubblico, una postura chiusa, un tono basso della voce, lo sguardo fisso sul pavimento o sul soffitto o peggio ancora perso nel vuoto ti farebbero partire con il piede sbagliato. Ricorda: il tuo stile di comunicazione lo puoi migliorare, allenandoti a scacciare l’ansia che finirebbe per renderti impacciato: non avere paura nel guardare le persone dritte negli occhi, modula il tono della voce rispetto al tuo solito e lavora sulla tua postura affinché sia quanto più aperta possibile.

Anche il sorriso, specie in pubblico, è una componente fondamentale per farti apprezzare dalla tua platea, poiché si tratta di uno dei segnali della comunicazione non verbale che ti permette di creare empatia quanto prima con il tuo pubblico e di relazionarti al meglio con esso. Il cervello, infatti, elabora pre-giudizi, ossia giudizi anticipatori su ciò che di lì a breve avverrà. Una persona che ha un bel sorriso viene percepita subito come capace di creare un clima disteso. Dando il benvenuto con un sorriso, ti accorgerai in maniera diretta di quanto appena sottolineato. Ragion per cui, sorridi. Anche in pubblico.

Con questi semplici accorgimenti, darai un’impressione positiva a chi intende ascoltarti.

Se devi parlare su un palco, è sempre bene che tu ti rechi qualche giorno prima sul posto, dove c’è il palco dell’evento. Andando a provare il tuo discorso.

E non sottovalutare mai questo aspetto: se sei titolare di una realtà imprenditoriale o se coordini un team, il public speaking può darti anche quella marcia in più in materia di leadership e di autorevolezza, facendoti riconoscere dai tuoi collaboratori sempre più come un punto di riferimento.

Esercitati in più occasioni. Ecco perché e come farlo.

Certo l’esercizio si dimostra decisivo per migliorare il tuo stile di comunicazione: provando e riprovando, applicando il Metodo Parlare Chiaro®️, sarai in grado di mettere in pratica un cambiamento a dir poco straordinario: il tono della tua voce migliorerà, imparerai a fare le giuste pause, apparirai sempre più sicuro e disinvolto, mantenendo una postura autorevole e riuscendo a guardare il pubblico negli occhi.

Per migliorare il tuo stile di comunicazione in pubblico, devi provare più volte, esercitarti. Nei miei Percorsi Individuali di Public Speaking e Video Public Speaking do ai miei clienti la possibilità di inviarmi, in orario extra consulenziale, un numero preciso di video registrazioni delle loro prove. Questo perché ci tengo a dare loro dei feedback precisi e costruttivi, grazie ai quali li rendo consapevoli di tutto quello che già sanno fare bene e di tutto quello che devono migliorare. Nel dare questi feedback applico lo stesso metodo che per tre anni consecutivi mi ha portata a vincere i Campionati Nazionali di Feedback Efficace in lingua italiana.

Chiaramente, specie se sei un po’ introverso o impacciato in questa disciplina, devi avere una certa pazienza, in quanto è praticamente impensabile che la “ciambella esca col buco” alle primissime prove. Un po’ di leggerezza e senso dell’umorismo ti aiuteranno a ridere dei tuoi errori e a mantenere alta la tua motivazione.

In fondo, l’apprendimento dell’arte di parlare in pubblico segue le stesse dinamiche di apprendimento che chissà quante volte hai sperimentato in altre aree della vita: quando hai imparato a guidare, ad andare in bicicletta, a cucinare, a giocare coi videogames…

Focalizzati su un aspetto alla volta. Ad esempio, sui gesti, sulle espressioni e sul timbro della voce. In seguito, sulle pause e sul lessico. I progressi non tarderanno ad arrivare, perché prenderai sempre più confidenza con i concetti base del tuo discorso e assocerai le posture e le movenze in maniera del tutto spontanea.

Anche l’interazione con il pubblico è un’arma che va sfruttata al meglio: la comunicazione dal palco, infatti, è bene che non sia monodirezionale. Il pubblico deve interagire. Porre domande è un modo intelligente e al tempo stesso efficace per suscitare interesse in chi ti sta ascoltando. Coinvolgendo la platea, familiarizzerai con quest’ultima e potrai rendere la tua comunicazione ancora più stimolante.

Se i tuoi contenuti e i tuoi punti di vista verranno comunicati in maniera entusiasta e particolarmente sentita, arriverai direttamente al cuore e alla mente di chi ti ascolta con interesse. Insomma, la componente emozionale gioca un ruolo di cruciale importanza, quando si tratta di conquistare il tuo pubblico di riferimento. L’ansia deve pian piano farsi da parte e lasciare spazio al desiderio di condividere una parte di te, delle tue competenze e della tua passione col tuo pubblico.

Dai un’occhiata ai discorsi dei grandi personaggi della storia, prendi spunto da loro. Le presentazioni di Steve Jobs e i discorsi politici di Obama vengono catalogati come pietre miliari nel campo del public speaking. Sguardo fiero e sicuro della loro forte personalità, corretto uso delle pause, tono di voce variabile e adeguato ai momenti del discorso, capacità di incuriosire e di far riflettere. Insomma, c’è davvero tutto.

E tutte queste competenze le devi avere (e migliorare costantemente) anche quando parli davanti alla telecamera. Di questo parlo in questo articolo.

Dunque, sei pronto a sfidarti e a diventare un PRO nel Public Speaking e a fare il tuo salto di carriera?

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A prestissimo,

Chiara

 

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