Numerose ricerche internazionali hanno dimostrato che la paura di parlare in pubblico ha un impatto molto incisivo sul fatturato annuo di imprenditori e professionisti, abbassandolo dal 10 al 55%.
Del resto, sempre secondo alcune statistiche internazionali, la paura di parlare in pubblico supera addirittura quella della morte e dei ragni.
Hai anche tu questa paura? Se sì, da 1 a 10 quanto pensi che ti stia limitando nel business?
Parlare in Pubblico: la paura del giudizio e di risultare noiosi
Diversi miei clienti, alla domanda “Di cosa hai paura nello specifico?” mi rispondono: “Ho paura del giudizio delle persone che mi ascoltano. In particolare di annoiare perché non risulto abbastanza coinvolgente.”
Se ti riconosci nel loro timore, significa che anche tu, come loro, non hai ancora fatto quel “click mentale” che ti porta finalmente a smettere di focalizzarti su te stesso (e sul tuo dialogo interiore depotenziante fatto di paure e ansia da prestazione) e dirottare tutti i tuoi pensieri e tutte le tue energie positive sul vero protagonista del tuo discorso e dei tuoi video: il TUO PUBBLICO.
Lascia per un attimo da parte le tue paure e focalizzati esclusivamente su come STUPIRE il tuo pubblico. Rimani con me e leggi i tre suggerimenti che sto per darti. Hanno già cambiato radicalmente il modo di comunicare di centinaia di miei clienti. Perché non dovrebbero cambiare e arricchire anche il tuo?
Suggerimento 1 per non annoiare la tua audience e coinvolgere il pubblico:
chiediti qual è il tuo obiettivo. Perché il tuo discorso dovrebbe essere utile al tuo pubblico? Concentra tutte le tue energie sul tuo perché e sulla passione che ti motiva a fare il tuo lavoro.
- Vuoi aiutare gli imprenditori a pagare meno tasse?
- Vuoi convincere i professionisti del perché è fondamentale fare controllo di gestione?
- Vuoi ispirare le persone ad accettare il cambiamento senza respingerlo?
- Vuoi far capire alle persone che c’è un modo alternativo e più profittevole per svolgere il loro lavoro?
Focalizzati sul “COSA TI MUOVE” e fai delle tue paure le tue migliori alleate per fare il meglio che puoi, senza mai farle diventare limitanti.
Una volta che sei focalizzato sul tuo perché, mentre provi il tuo discorso, immagina di avere delle persone davanti a te e di dialogare con loro. Smetti di pensare al Public Speaking come a un momento di ripetizione di meri contenuti. Prima inizi a pensare al Public Speaking come ottima occasione per DIALOGARE CON le persone, prima ti sbloccherai. Fidati. Lasciati andare nel dialogo “A chi di voi è mai capitato di…?”, “Alzi la mano chi di voi non ha mai…”, “Siete curiosi di scoprire il perché?”. Gioca con la tecnica della lettura del pensiero “Dai, so benissimo a cosa state pensando…”, “Molti di voi staranno pensando: e ma per me è impossibile, sono troppo giovane per…” e così via.
Suggerimento 2 per non annoiare la tua audience e coinvolgere il tuo pubblico:
presta attenzione a come usi la voce. Se ti accorgi di usare un tono piatto e monocorde, sicuramente rischi di far annoiare il pubblico. Individua nel tuo discorso delle parole, delle frasi e dei passaggi sui quali porre particolare enfasi col tono.
Individua anche dei momenti in cui fare delle pause per permettere al pubblico di riflettere e assimilare quello che hai detto.
Individua dei momenti, tipicamente la conclusione, in cui il tuo tono diventa più serio e assertivo perché stai lanciando un messaggio importante.
E ora starai pensando: “Oddio, ma è difficile!”. Non è difficile e ti dirò, lo sai già fare. Perché nella vita reale immagino che moduli la voce, giusto? Ecco, devi fare lo stesso sul palco e davanti alla telecamera.
Prova il tuo discorso e registra un video delle tue prove. Riascoltati chiudendo gli occhi. Come ti senti? Usi un tono monocorde oppure colori la tua voce? Fai le pause?
Porta pazienza, più ti allenerai con consapevolezza e pazienza, prima migliorerai. Ed è proprio quando inizierai a vedere i tuoi primi miglioramenti che la tua motivazione aumenterà 🙂
Suggerimento 3 per coinvolgere il pubblico e non annoiare la tua audience:
presta attenzione a come usi il corpo, in particolare le espressioni facciali e la gestualità. Se ti accorgi di non usare alcuna espressione facciale, oppure di fare movimenti meccanici con le braccia oppure di tenerle fisse e chiuse, sicuramente rischi di far annoiare il pubblico. Individua nel tuo discorso delle parole, delle frasi e dei passaggi sui quali porre particolare enfasi con espressioni facciali e gestualità.
Ci sono momenti del tuo discorso in cui si addicono espressioni facciali di gioia, di dolore, di dubbio o preoccupazione?
Ci sono momenti del tuo discorso in cui si addicono gesti descrittivi (un “grande” pacco regalo) o gesti di rinforzo (ho detto di no!) oppure gesti di invito (alzi la mano chi di voi…). In generale, se non vuoi annoiare, evita di giocherellare con penne, occhiali e anelli, non “pregare” e non “lavarti le mani” sul palco.
Come per la varietà vocale, anche per l’uso delle espressioni facciali e dei gesti, fai in modo di essere spontaneo, come faresti nella vita quotidiana.
Prova il tuo discorso e registra un video delle tue prove. Riascoltati togliendo la voce. Come ti muovi? Sei troppo statico oppure ti muovi troppo? Poi riascoltati riattivando la voce. I tuoi gesti accompagnano con coerenza le tue parole? E non pensare che sia difficile. Nella vita quotidiana usi la gestualità, giusto? Ecco senza pensarci troppo usala anche in pubblico.
Sei curioso di capire come dire addio per sempre alla paura di parlare in pubblico e in video?
Vuoi diventare un comunicatore più efficace e carismatico?
A prestissimo!
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