Aggiornato al: 1 Luglio, 2024

Tre errori frequenti nel Public Speaking e come evitarli

E’ dal 2011 che sono nel mondo del Public Speaking e ho perso il conto di quanti speaker ho visto all’opera.

In loro ho notato almeno tre errori particolarmente ricorrenti.

Errore nr. 1 nel Public Speaking: Il desiderio di essere perfetti

L’ardente desiderio di essere perfetti. Salgono sul palco proprio con il palese intento di essere impeccabili.

Non fraintendermi, non c’è nulla di male nel prepararsi molto, nell’allenarsi e nel desiderare di superare se stessi. Del resto, come non capirli questi speaker. Io stessa mi definisco una perfezionista nata. Io stessa ho dedicato nove mesi di preparazione per il discorso che nel 2020 mi ha portata a vincere i campionati europei di Public Speaking in lingua tedesca, e si trattava di un discorso di “soli” 7 minuti.

Tuttavia c’è un momento nel quale bisogna dire STOP al desiderio di essere perfetti. Va benissimo prepararti all’eccellenza, tuttavia sul palco non è con l’intento di essere perfetto che devi salire. Lo stesso vale se devi comunicare davanti alla telecamera.

E sai perché? Perché per connetterti alle persone non devi essere perfetto, bensì devi essere PRESENTE.

Vedrai che anche se ti scorderai una parola o ti scapperà un intercalare, non sarà un dramma. Se sei emotivamente presente e connesso col pubblico, le persone non faranno caso alle tue imperfezioni.

E ti dirò di più: la perfezione crea distacco. Sì, il pubblico alla fine ti farà un applauso, ma scommettiamo che nel tempo non si ricorderà di te? Questo perché le persone magari non ricorderanno per sempre i contenuti precisi dei tuoi speech, ma si ricorderanno per sempre come le avrai fatte sentire.

Ma allora Chiara, come faccio a connettermi al pubblico?

Non c’è una ricetta precisa e preconfezionata per farlo. Devi allenarti al sentire. Devi VIVERE la tua presentazione o il tuo discorso. Devi credere nel valore di quello che dici e trasmetterlo con convinzione.

Quando lo fai, te ne rendi conto. Il pubblico pende dalle tue labbra e, come spesso ho visto accadere, ti fa un applauso nel bel mezzo del tuo speech.

Non essere perfetto, sii presente.

Le persone sono interessate a capire come possono risolvere i loro problemi grazie al tuo aiuto, non a quanto tu sia impeccabile sul palco.

Errore nr. 2 nel Public Speaking: l’overload di informazioni

 

Ti prego, evita il sovraccarico di informazioni nel Public Speaking!

Ti è mai capitato di ascoltare qualcuno parlare durante un evento o un meeting e di sentirti in sovraccarico di informazioni?

Cosa ricordi di quella presentazione? Fammi indovinare: ben poco.

Ecco, evita di scaturire lo stesso effetto sul tuo pubblico.

Lo so benissimo: hai tante cose da dire e, magari, sei anche super appassionato/a della tua materia. Lo so che agisci a fin di bene, cercando di dare al tuo pubblico quanto più valore possibile.

Eppure, ti sembrerà paradossale, ma stai facendo un torto alla tua audience.

Come dico spesso ai partecipanti ai miei corsi di Public Speaking nelle aziende Corporate: “Non puoi condividere tutto ciò che sai in poche ore”.

In aula e nelle mie sessioni di Public Speaking coaching one to one, mi capita spesso di trovare persone che mi chiedono supporto per rendere le loro presentazioni più efficaci.

In media, trattano una decina di punti a presentazione. Lavorando insieme ci rendiamo conto che trattando tre (massimo cinque) punti, le singole presentazioni prendono vita, diventano più chiare e più semplici da seguire. Senza considerare anche il fatto che lo speaker, avendo meno da dire, può permettersi di non correre e di fare le giuste pause.

Ecco cosa ti chiedo oggi: mantieni semplici le tue presentazioni e i tuoi discorsi.

Lascia che il tuo pubblico sia desideroso di saperne di più.

Ad esempio, dai alle persone una ragione per approcciarsi a te e chiederti qualcosa in più durante un Recruitment Day o al tuo responsabile / cliente / partner / investitore per farti delle domande di approfondimento.

Ogni singola presentazione è un’opportunità per costruire e rafforzare le tue relazioni. Non sprecarla per assecondare il tuo bisogno di dire tutto.

Te lo dico di nuovo e con altre parole: EVITA IL SOVRACCARICO DI INFORMAZIONI.

Less is more, anche nel Public Speaking.

 

Errore nr. 3: farti guidare dal pubblico

 

Se quando parli in pubblico ti trovi in una o più di queste situazioni, è perché non sei ancora in grado di guidare il tuo pubblico.

Dimmi la verità…

  • Finisci fuori tema perché i partecipanti ti portano a divagare.
  • Ti trovi in imbarazzo perché ti arrivano domande a cui non sai rispondere (magari perché sono troppo tecniche e specifiche).
  • Non riesci a concludere un discorso perché ogni tre per due qualcuno ti interrompe.

Se ti riconosci in una o più di queste situazioni è perché non hai creato all’inizio una solida cornice d’accordo con il tuo pubblico nella quale:

  • Stabilisci l’obiettivo del meeting e chiarisci che eventuali divagazioni non saranno ammesse e/o verranno trattate in un altro momento dedicato.
  • Chiarisci qual è il tuo ruolo e a quali domande sarai lieto/a di rispondere e quali invece non sono di tua pertinenza, ad esempio perché di certi dettagli se ne occupa qualcun altro nel tuo team.
  • Ribadisci l’importanza della collaborazione: inviti le persone ad annotarsi le loro domande e a fartele nel momento dedicato. Specificando che, molto probabilmente, lasciandoti parlare, molte delle loro domande le anticiperai nella tua presentazione.

Ricordati: quando parli in pubblico sei tu che devi guidare. Non farti guidare dal pubblico!

Comunicazione efficace e Public Speaking in azienda: come approfondire

Per approfondire il tema della comunicazione efficace in ambito aziendale, ti consiglio di leggere questo articolo: “La Comunicazione Efficace In Azienda: 9 Ambiti Nei Quali È Imprescindibile”.

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A prestissimo!

Chiara

 

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